venerdì 25 settembre 2015

Complessità computazionale

Si può calcolare Pi Greco con le gocce di pioggia!
Amministrare una città è un problema complesso…
Ma un problema complesso è necessariamente difficile?

In matematica computazionale esistono sostanzialmente due tipi di problemi complessi: i cosidetti Polinomiali e i Non Polinomiali.

La prima categoria, i Polinomiali possono essere complessi quanto si vuole ma sono “smontabili” in parti semplici e perciò facilmente risolvibili.


A questa categoria io associo la gestione di una macchina amministrativa cittadina.

(Quando pensa a qualche problema il matematico non vede numeri e formule: questo è l’errore che ci è stato inculcato da una cattiva didattica scolastica… il matematico davanti ad un problema vede immagini e schemi… e se questo schema si rivela polinomiale… voilà… la soluzione è già bella che pronta).

Un sistema fisco deterministico
Per complessa che sia ogni macchina di costruzione umana è un insieme deterministico: si sa ogni parte cosa fa e come agisce con il tutto.

Almeno entro limiti abbastanza ragionevoli i problemi con cui ha a che fare un amministratore pubblico sono polinomiali e di ordine “finito”.

Con pochi e semplici strumenti si può gestire praticamente tutto, e le interconnessioni tra i vari problemi sono a loro volta di semplice comprensione.

La macchina amministrativa incomprensibile, intrattabile, ingestibile è solo il prodotto di una cattiva progettazione e realizzazione… in una parola di una gestione incompetente.

Lucini perplesso
E mo che m’han fatto sindaco che faccio?!

In questi anni in cui mi sono occupato da attivista del Comune di Como ho avuto l’ozio di analizzare moltissime situazioni con l’occhio del matematico alle prese con un problema da risolvere… e devo dire che le soluzioni che coi miei amici abbiamo trovato e proposto avevano e hanno tutte la caratteristica di essere “ben progettate”.

Mentre le soluzioni, le scelte dell’attuale amministrazione cittadina invece mi sembrano frutto di una bella confusione mentale collettiva con l’aggravante dell’effetto aumento del caos generale.

Adesso sono tutti in fregola per le elezioni e presto spunteranno programmi supermegafavolosi per far questo e quello e meglio e di più!!!

Non facciamoci mai più ingannare da frasi del tipo “è complicato” e cose del genere: anche far funzionare un tostapane è complicato se non si sa come fare!!!

Non so usare il Phon!!!
E una macchina amministrativa gestita in modo logico e sequenziale per ordini e priorità non è poi troppo diversa da un tostapane, quello che la differenzia è solo il numero di “pezzi” di cui è composta…

Quello che c’è di davvero complicato da capire nella gestione di un’amministrazione cittadina è solo il perché venga sistamaticamente affidata a gente che invece di vederla come una “macchina” la intende come un gioco dove esercitare il proprio bisogno di autoconferma narcisistica (titoli, parate, celebrazioni…), il gusto del comando (che da filosofo non so davvero apprezzare) o peggio le proprie storture mentali di tutti i generi.

Platone immaginava un “tiranno filosofo” a capo della sua “Repubblica”. Ma questa oggi sappiamo essere un’utopia banale e pericolosa.

Molto saggio sarebbe crescere ed educare il “cittadino filosofo” che, senza capi, capetti e leaders, sappia capire a chi affidare cosa e perché…

Lo stato delle ideologie
Se le vecchie ideologie sono morte e quelle nuove fanno schifo è perché nessuna idologia per sua natura avrà mai le caratteristiche del metodo scientifico: (ogni ideologia è in sostanza una “teologia”).

Tutti i giorni ci siamo abituati nella scelta di un oggetto d’uso qualsiasi ad applicare (magari inconsciamente) il metodo scientifico ma, e non si capisce ben bene il perché, lo stesso metodo non lo usiamo mai a fondo nel produrre una società sana e ben regolata.



La Santa Inquisizione ha condannato Galileo Galilei ma Galilei ha vinto… il suo modello di Mondo è quello accettato universalmente.

So che voi siete più abili di me e perciò… dateci dentro!!!
altrimenti ci arrabbiamo

martedì 22 settembre 2015

A trattar bene i villani... si resta cagati nelle mani !!!

La tentazione di proporre al mio amico consigliere comunale dei testi (mozioni, interrogazioni) a contenuto provocatorio si fa sempre più forte.

Per fortuna egli è persona molto meno gigiona di me e se ne guarda bene dal riceverle, e quindi dal presentarle.

Però la voglia mi rimane. anzi cresce di giorno in giorno!

L'effetto di tre anni e mezzo di amministrazione Lucini & Co. su moltissimi cittadini consapevoli è quella dell'aumento del consumo di antidepressivi.

Azioni necessarie, anzi, azioni indefettibili per la città restano rimandate alle calende greche.

Con incredibile solerzia si vedono invece realizzate opere sostanzialmente inutili (Libeskind), modifiche discutibili (ZTL), rifacimenti di strade e piazze di cui nessuna persona di buon senso vede la necessità (Piazza Volta, via Garibaldi)... e molto altro agire di questo tenore.

Le uniche forme di opposizione che ricevono qualche moderato ascolto sono quelle che sanno proporre chiassate di piazza spesso discutibili.


Di ricevere invece la nostra voce delle persone serie e propositive non se ne parla... o meglio... se ne parla, ma se ne parla e basta!

Le mozioni che ho scritto o aiutato a scrivere e poi fatte approvare in questi anni, tutta roba serissima, utile e poco dispendiosa, giacciono inattuate in un triste limbo da cui nessuno sa quando riusciranno ad uscire.

Ne seguo di persona l'evoluzione ma poco o nulla posso per accellerarne l'attuazione.

Di fronte a tanta sorda ottusità (come altro chiamarla?) la tentazione dello sberleffo, dell'ironia corrosiva e del sarcasmo si fa fortissima.

Cosa resta d'altro a chi, credendo di vivere in uno Stato democratico, si vede frustrare ogni iniziativa da parte della più decisionista delle giunte cittadine a memoria d'uomo (e credetemi: battere il pessimo tandem Bruni & Caradonna è roba dura) ???!!!

Le strade percorribili istituzionalmente sembrano tutte ingombre della muta presenza di quel Matteo Renzi che ha accampato il potere dello Stato persino senza aver ricevuto il mandato da libere elezioni, ogni percorso parlamentare si scontra contro muri di numeri di maggioranze e montagne granitiche di interessi occulti e ottusità vere e proprie.

Per questo io continuerò a proporre di tanto in tanto testi "provocatori" per la discussione in aula.

Lo farò conscio della massima pragmatica di Sandro Pertini (che a sua volta riprendeva elaborandola una massima dell'imperatore Vespasiano): "A brigante, brigante e mezzo".

Ovvero di fronte ad un muro di assenza di dialogo perché mai si dovrebbero rispettare a fondo tutte le regole dell'etichetta? 'Fanculo l'etichetta!

Per questo, fatto salvo (finché posso) il buon gusto e in assenza di ogni violenza verbale,
praticamente sfinito dallo spettacolo indecoroso di una giunta che si rivela ogni giorno sempre più incompetente, casinista e vanagloriosa,
sostengo con forza la necessità di un cambio di passo e quindi di un mutamento di stile nei nostri rapporti di cittadini con l'attuale amministrazione comasca.

Un vecchio proverbio locale, di quelli che mi paiono un concentrato di saggezza in pillole recita:
"A tratà bée i vilann sa resta cagà in di mann"

il che tradotto suona all'incirca: "A trattare bene i maleducati ci si ritrova a gestire situazioni indecorose".


lunedì 21 settembre 2015

Autobus a Como...

Palio del Baradello, iniziative ai giardini a lago per la settimana della mobilità.
Città strapiena.

Benché gli autobus di Asf fossero gratuiti, in molti hanno preferito farsi la coda in auto durante il caos causato dalla sfilata storica.

Questo il resoconto della domenica passata a Como.
Trovo normale che l'iniziativa del bus gratuito non abbia avuto successo:

Primo: pochissimi lo sapevano perché mica tutti leggono i giornalacci locali, che tra l'altro hanno relegato l'avviso in una smorta righetta!

Secondo: gli orari erano quelli domenicali, cioè circa la metà delle corse infrasettimanali... non certo una frequenza che inviti a prendere i mezzi.

Terzo: gli orari affissi alle stazioni non corrispondono a quelli reali del transito dei mezzi... ho chiesto diverse volte agli autisti di mostrarmi le loro tabelle orarie di viaggio... risultato: non c'è praticamente corrispondenza con quelli pubblicizzati alle fermate.

Quarto: in nessuna fermata che io sappia c'era un avviso dell'inziativa...

Conclusione: mal organizzata e peggio pubblicizzata questa iniziativa non poteva in nessun modo avere successo.

Sapranno i nostri amministratori trarne i dovuti insegnamenti?
Ai posteri l'ardua sentenza...

Io pollastramente lo dubito!!!
Intanto per chi usa i bus a Como oggi l'esperienza di viaggio non è mai ne troppo piacevole ne tantomeno comoda!

venerdì 11 settembre 2015

Polli verdi da combattimento

Da qui passerebbe la superstrada !
Cari Pollastri
Presto presto ci capiterà addosso una grana non indifferente:

Siccome la statale SS 340 Regina è in molti punti stretta e percorsa da camion, pullman e un casino di macchine qualcuno vuole fare una nuova stradona esagerata il cui progetto è già costato 2 Milioni di €uro...

Il problema è che in galleria dicono che non si possa fare tutta quanta e quindi....



Quindi stanno pensando di spianare un po' di orti sopra Lenno e paesi confinanti per farcela passare!

Santuario della Madonna del Soccorso
Ma se fosse solo per gli orti non ci sarebbe troppo da darsi pensiero: è che quegli orti non stanno a Quarto Oggiaro lungo la ferrovia in uno di quei posti che peggio di così non si può fare neanche volendo.

Sopra Lenno, prima della montagna, ci sono delle colline... non semplici colline: quelle che molti ritengono tra le più belle del Mondo intero!

Sopra Lenno, prima della montagna, ci sono delle chiese antiche: mica robetta scarsa e spianabile con gioia:
Sopra Lenno c'è la Basilica dell'Acquafredda e sopratutto il Santuario della Madonna del Soccorso.

Parte del progetto della stradona sopra Ossuccio
Ma è proprio li che si vuole far passare un tratto di strada a cielo aperto.
Immaginatevi la devastazione: quella prima, durante il cantiere (che durerà decenni) e quella che seguirà poi, permanente della intera zona!!!

San Benedetto in val Perlana sopra Lenno

Il costo di questa bomba di merda radiottiva (e perciò destinata a puzzare per secoli e secoli) è stimato in 330 Milioni di €uro... 

2 Milioni li hanno già spesi per il progetto e 330 serviranno (ma credete che basteranno ???!!!) per la realizzazione di una di quelle cazzate megagalattiche che solo un Paese di deboli di mente può anche solo immaginare!!!




BISOGNA BLOCCARE I LAVORI MOLTO, MOLTO PRIMA CHE POSSANO INIZIARE ANCHE A DARE LA PRIMA PALATA DI TERRA... SENZA SE E SENZA MA...!!!

Il sagrato della Madonna del Soccorso
Eppure un "ma" ci sarebbe: come risolviamo il problema del traffico sulla SS Regina?

Intanto nessuno sa come saranno i veicoli tra vent'anni e quindi magari si fa uno scempio, si spendono una paccata di denari per poi trovarsi a girare con un enorme cetriolo nel didietro perché è cambiato tutto!!!

Ma la soluzione più logica, quella che lascerebbe inalterato Lario, valli, paesaggio e tutto quanto sta nella sistemazione dei punti critici della SS Regina facendo allargamenti, nel predisporre un vero servizio di trasporti pubblici efficiente per chi abita sul lago e un altrettanto efficiente servizio di trasporto lacustre.
Oltre a qualche regoletta da seguire per tutti, tipo impedire a camion buoni per le Highway americane ma del tutto inadatti a passar di li di imbarcarsi su battelli Ferry Boat per essere scaricati vicino alle autostrade!!! 
Roba di PURO BUON SENSO mica megaopere assassine!

Giò butumm, giò butumm!!! (cementifichiamo tutto)
Tutta roba questa che si può fare spendendo molto, ma molto meno dei milioni preventivati per la stradona.

Tutta roba che si deve fare per modernizzare il trasporto sul Lario senza fargli spregio e violenza.

Se amate i vostri pulcini cercate di attivarvi: non lasciamo che i bastardi imperversino!

Ne parleremo ancora (temo).
Intanto meditate e preparatevi.


giovedì 10 settembre 2015

Carissimo Philippe, amato maestro le scrivo

Carissimo Philippe, amato maestro, le scrivo...

Ho appreso dalla stampa locale che lei sarà presente alla inaugurazione di quella immane vaccata che ci hanno imposto sulla diga foranea Piero Caldirola a Como.

In tutti questi anni, anche per merito delle sue preziosissime lezioni, qualcosa su arte ed estetica l'ho appreso perfino io che sono un pollo!

E quello che le dico è che per me The Life Electric (o come diavolo si chiama) NON è un'opera d'arte!


Ce l'hanno spacciata in tutti i modi a noi comaschi: come omaggio a Volta (come se a Como ce ne fosse stato bisogno: Tempio, Faro, Mausoleo, Casa natale, Statua e Piazza...evidentemente non bastavano!).

Ma non si tratta affatto di un'omaggio a Volta perché chi lo ha realizzato non conosce o non ha capito un bel niente del lavoro dello scienziato... ma di questo ho già scritto ampiamente altrove nel blog...

Ce l'hanno spacciato come iniziativa per EXPO, per quella immane stupidaggine faraonico trombona che è EXPO e invece sarà inaugurato presso la fine della esposizione di Milano.

Ci hanno impedito di esprimerci sul luogo della sua collocazione nonostante avessimo formato un comitato riconosciuto legalmente e tutto quanto, e raccolto le firme necessarie per un referendum consultivo cittadino (che in spregio alle regole democratiche tanto sbandierate dalla Amministrazione di Como non si farà mai).

Questa "opera" caro Maestro è un insulto alla città di Como, e le dico chiaro e netto che mi trovo in completo accordo con un consigliere comunale che ha dichiarato, nel caso diventasse sindaco, che allo scadere dei cinque anni di concessione ad Amici (di quelli che credono di poter fare tutto quel che gli pare) di Como lo metterà in vendita su E-Bay!!!

Caro Philippe, The Life Electric è una delle tante lamiere astrattamente contorte che ammorbano i paesaggi urbani del mondo: non rappresenta niente, non è nato sull'esigenza di niente, non comunica niente... in una parola NON è arte...

Le dico cosa penso che sia: una brutta, tronfia, inutile celebrazione del potere del denaro che ha trasformato la nostra democrazia in una oligarchia basata sul censo e che per questo ritiene di poter agire nei modi come ai tempi del Rinascimento...

Con la differenza che rispetto ai signori rinascimentali questi parvenu con cui purtroppo o a che fare oltre alla loro spocchia e al loro denaro d'altro hanno davvero ben poco... sopratutto non hanno cultura.

La imploro di non farsi coinvolgere nelle loro onfalolatriche esibizioni di puerile potenza...

Maestro carissimo: non mi deluda!!!


martedì 8 settembre 2015

Caro George

Passa l'aliscafo occhio che si balla!
Da: superpollo@MI5.topsecret Data: 8-set-2015 18.39 A: georgeclooney@lariomail.com

oggetto: scusa per il bidone!

 
Caro George

Mi è spiaciuto davvero non poter partecipare alla cena di Laglio con quella vecchia pellaccia di Kofi.



La settimana che sta per finire è stata così densa di avvenimenti che non so da dove cominciare a parlartene.

Ferrero Rocher a parte non manca niente!!!
Il mattino successivo al nostro ultimo incontro, mi ha sorpreso ancora intento in un'interminabile torneo di bridge, nella villa di Menaggio di quello squisito anfitrione che è il console inglese.

L'abbondante colazione in puro stile "Old Britannia" offertami dal mio ospite, mi ha ridato la giusta carica, permettendomi di affrontare,con rinnovate energie, gli impegni mondani della giornata.






In smoking bianco come Bogart in Casablanca

Mentre il mio jet personale affrontava l'oceano e le sue turbolenze ad essere sincero un poco ti ho invidiato : ti pensavo quieto e avvolto dalla tua morbida routine quotidiana di superstar del cine come in una coperta di Missoni in puro cammello pettinato, senza essere costretto quotidianamente, come me, a svolazzare da un party all'altro, da una regata all'altra, da un torneo di golf ad un ricevimento alle Nazioni Unite, sempre attorno al mondo, sempre impeccabilmente abbigliato.



Pensa che, prima di recarmi sull'isola corallina di proprietà di quell'impagabile ospite che è mister Gates sono stato costretto ad un pomeriggio di shopping nel centro di Honolulu per non apparire troppo difforme nel look dai consiglieri americani della Microsoft, un vero sacrificio credimi !

Dura essere fighi!!!
Grazie a Dio ed alla pressurizzazione dei moderni Jet oramai non è più impossibile ristorarsi in quota con dello champagne demi-sec. Ed è così che, tra uno stuzzichino ed un massaggio  ristoratore sono giunto sull'isola fresco e riposato come l'orchidea blu all'occhiello del mio smoking.

Adesso ti saluto che la Marisa (la mia nuova Bond girl) l'ha buttato giù la pasta !

Ciao George, stammi sano e occhio alla tua nuova sposina: vuol farti fare il governatore USA che è una terribile rottura di coglioni! Altro che pescare cavedani col quatrass!!
Dai retta a me !!!


lunedì 7 settembre 2015

Povero Patria

Il piroscafo Patria fotografato ieri a villa Olmo
Povero piroscafo Patria.
Se ne sta lì ancorato a Villa Olmo mesto mesto con sopra un "gran pavese" di bandierine stinte e lacere!

Se penso al compianto PierCesare Bordoli che tanto si era speso per il recupero del piroscafo simbolo della città di Como e del suo Lago (appare in tantissime cartoline d'epoca)... se ci penso... tristezza!!!




Quello che ieri ha colpito la mia pollastra sensibilità non è il fatto che non navighi, non quella che non sia quasi mai visitabile dai turisti, nemmeno il fatto che non venga adibito a locale galleggiante come il Bisbino ancorato nei pressi di villa Carlotta...

Risultati immagini per gran pavese
Un gran pavese come si deve...!!!
Quello che mi ha fatto davvero male è stato vedere le bandierine lacere che sventolano tristi sopra lo scafo.

Nella città del tessile e della seta non un cane (o un gatto, o un suino fate vobis) di imprenditore del ramo ha avuto la semplice idea di dotare il battello di un gran pavese degno di questo nome... almeno per salvare l'apparenza per chi osserva il Patria dal muretto di villa Olmo.

Il battello simbolo del Lario è vestito di stracci...
E questo la dice lunga sulla sensibilità dei comaschi e dei loro amministratori!

Triste e perplesso...
Ma d'altronde cosa pretendo di dire o fare se la maggioranza delle bandiere italiane che sventolano (ma di solito ridotte come sono neanche lo fanno) sui palazzi pubblici sono anch'esse degli straccetti stinti e laceri?!

Non è un rigurgito nazionalista: è un appello alla dignità... un simbolo lacero è un simbolo sfegiato.
O lo si toglie del tutto o lo si cura come di dovere...
Ma lo sapete cosa pensa uno statunitense, un inglese, un francese, un giapponese o uno svizzero (insomma fate voi) quando guarda le nostre bandiere, loro che ne hanno il culto?
Non ve lo dico così non vi offendete...