lunedì 13 aprile 2015

Boicottare

La lotta non violenta si basa su azioni di resistenza civile come lo sciopero e il boicottaggio.

Non vi sono molti altri strumenti altrettanto forti e pacifici per opporsi al potere, sia esso politico od economico. Proprio per questo lo sciopero e il boicottaggio sono stai oggetto di violente campagne di denigrazione tese a “dimostrane” la presunta vecchiezza e inefficacia.

Non esistono leggi che mi possano obbligare ad acquistare un prodotto o a pubblicizzarlo.

Negli anni sono state imposte leggi che hanno ridotto il diritto allo sciopero ad una parodia della forma di lotta che scardinò sistemi potentissimi di potere imponendo cambiamenti epocali.
Sindacati asserviti al potere hanno permesso la trasformazione dello sciopero nella sua parodia.
Serve il permesso del potere per scioperare e bisogna farlo senza creare disturbo al manovratore.
Assurdo. e infatti gli scioperi così depotenziati non fanno proprio più paura a nessuno.

Ma boicottare si può ancora liberamente e non vedo come si potrebbe impedirci di farlo.

Se fossero state prese sul serio le campagne di boicottaggio che intendevano colpire aziende le cui scelte erano poco etiche se non addirittura criminali forse non ci troveremmo più da un pezzo a vedere le immagini che qui pubblico..




Nel carrello della spesa abbiamo uno strumento più forte del voto.
E chi si ritrova le merci invendute (anche l'informazione è merce) si dovrà fare delle domande.
Non è nemmeno necessario non acquistare qualcosa motivandone la scelta: tocca a chi si ritrova le merci invendute scendere a patti con l'acquirente per scoprire il motivo della sua azione.


Se invece si crede che le cose possano cambiare senza lotta, se si da retta ai molti sicofanti del libero mercato e delle sue miracolose capacità di autoregolarsi allora si continui pure a comprare merci materiali e/o immateriali di cui si contesta l'eticità.

Agli allevatori di galline in gabbia farà una paura folle sapere che le loro uova, che vengono comunque vendute, vengono ritenute da chi comunque le compra poco rispettose dell'ecologia! “Brrrr! La merce che produco e vendo e che continuo a vendere è ritenuta poco etica! Che paura!”.

Siamo seri: ciò che non ci piace non compriamolo !
Usiamo la libertà di protesta che ci è rimasta e teniamocela stretta !



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