giovedì 30 aprile 2015

Consiglio Comunale di Como

Volersi bene cancella le differenze.
Lunedì 27 Aprile Luca Ceruti ha presentato una importante mozione in consiglio comunale che, dopo la richiesta del consigliere Vincenzo Sapere (SEL) di venir votata per punti, (richiesta dettata da motivi politici) è stata poi approvata a larga maggioranza per i suoi due terzi.

Sul sito www.como5stelle.com trovate il testo depositato della mozione.

Negli ultimi mesi è capitato di ascoltare insistentemente molte affermazioni, colte qua e la tra i nostri concittadini, che vertevano su presunti favoritismi che lo Stato offrirebbe agli stranieri presenti sul nostro territorio, favoritismi che andrebbero a discapito di aiuti agli italiani bisognosi.
Prestandovi maggiore attenzione si sono annotate, col passare del tempo, aumentare di frequenza storie molto strane: di soldi regalati a pioggia a immigrati irregolari, di alloggi assegnati a famiglie straniere a discapito di famiglie italiane, ed altri racconti tutti di questo tenore…
...e poi i polli saremmo noi?!
Più passava il tempo, più le storie passavano di bocca in bocca, più assumevano sempre più i caratteri di vere e proprie “leggende metropolitane” nel senso che divenivano sempre più incredibili e, pur prive di un fondamento oggettivo o verificabile, venivano tuttavia sempre più credute vere!
Alloggi e soldi, prendendo per buone queste tesi, sarebbero erogati dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dallo Stato, con prodigalità e leggerezza indifferentemente a tutti gli stranieri.
Mentre gli stessi benefici verrebbero negati sistematicamente agli italiani nelle stesse, se non in peggiori, condizioni di bisogno. Tutto davvero molto strano!
bianchi e neri ma tutti amore di chioccia.
In un mondo dove oggettivamente nessuno ti niente per niente, e dove, aldilà dei proclami buonisti domina il DO UT DES (io ti do se tu mi dai) tutto ciò non può che suonare stonato e incredibile!
Quale potere di contrattazione avrebbe un immigrato, magari povero, magari che non parla nemmeno bene l’italiano per ottenere dallo Stato benefici negati agli stessi cittadini italiani?
Un tentativo di far chiarezza sull’argomento si è risolto, dopo alcune ricerche, nella sola raccolta di una serie di dati contraddittori, poco chiari, di difficile lettura e interpretazione.
Dall’inizio degli anni ’90 ad oggi il fenomeno della presenza crescente di persone provenienti da tutto il mondo, con culture e tradizioni molto diverse, se non addirittura estranee a quelle del nostro territorio, hanno prodotto l’effetto di una bomba lanciata nelle placide acque del nostro quieto Lario.
La crisi economica sta ancora picchiando duro, forse lo farà ancora per molto tempo, e i cittadini che se la passano male sono davvero tanti.
Si aggiunga che l’accesso a forme di aiuto istituzionalizzato per chi ne possiede i requisiti spesso richiede la conoscenza di procedure da seguire e non sempre facili da comprendere, e lo svolgimento di un iter burocratico per niente semplice ne agevole.
Fermi tutti! Non diciamo cazzate!
Considerato tutto questo riteniamo che una ben chiara informazione su cosa realmente faccia lo Stato per venire incontro ai bisogni di chi ne potrebbe beneficiare, su quanto realmente venga erogato, infine, sulla concreta distribuzione degli aiuti economici e su chi li eroghi effettivamente sia a nostro avviso necessaria e urgente per arginare ulteriori escalation di razzismo e guerra di poveri.
Per questo il M5S di Como ha deciso di preparare e proporre la mozione che lunedì 27 Aprile si è discussa in consiglio comunale. Nel testo si propone di mettere in atto un meccanismo efficace ed efficiente, comprensibile a tutti, di informazione sul reale stato delle cose ponendo così fine alle montanti dicerie che alimentano giorno dopo giorno strane e per noi pericolossisime favole.

C'è grossa crisi!
Si è chiesto di informare i cittadini, con tutti i mezzi a disposizione dell’amministrazione, sulla reale ed effettiva entità degli aiuti forniti alle persone in possesso di requisiti speciali (per esempio di diritto d’asilo dato a rifugiati politici e profughi fuggiti da zone dove imperversa la guerra), o comunque persone ritenute in possesso di requisiti tali da poter ricevere dette forme di assistenza è, per noi, un dovere oramai irrinunciabile.
Il perdurare della crisi economica attuale, ripeto, espone la popolazione, sopratutto nelle fasce più deboli, ad essere terreno fertile per l’instaurarsi di sentimenti fortemente negativi verso tutti coloro vengono percepiti godenti di qualsivoglia privilegio esclusivo.
Se poi i “privilegiati” sono persone provenienti da regioni del mondo caratterizzate da religioni, usi e costumi, culture diverse da quella tradizionale dei nostri territori allora mantenere una qualunque forma di ambiguità nella distribuzione di aiuti economici e materiali porta inevitabilmente al disordine sociale, con tutte le conseguenze nefaste che vediamo ancora oggi in molte parti della nostra civilissima Europa.
Poche balle...! Vogliamo risposte!
Siccome a nostro avviso il miglior strumento per evitare l’insorgere di derive razziste alimentate dalla frustrazione di credersi sorpassati nei diritti civili, risiede in una chiara, esplicita e documentata informazione che non nasconda alcun aspetto della realtà e che sia inconfutabile, chiediamo con questa mozione di attivare tutti i canali a disposizione dell’amministrazione per informare i comaschi sulle procedure di aiuto fornite dai servizi sociali del Comune.
Chi, Cosa, Come, e Perché sono le risposte che andranno date in modo così chiaro da dissipare ogni dubbio e permettere di mettere fine a sperequazioni ove ve ne fossero.
Tutto ciò servirà inoltre all’amministrazione a mostrare oltre ogni ragionevole dubbio che non vengono perpetrate discriminazioni a vantaggio o svantaggio di qualsivoglia gruppo sociale, etnico, religioso o in altro modo definito.
Si è inoltre chiesto in particolare con questa mozione, che l’amministrazione compia un atto coraggioso di indifferibile trasparenza, mettendo la parola fine a decenni di ambiguità in merito alle concessioni abitative di ottica housing sociale.
Non è più a nostro avviso rinunciabile il fornire al più presto a tutti i cittadini dati utili per informarli correttamente riguardo alle modalità di trattamento delle situazioni di disagio che la legge tutela in forma di aiuti materiali e abitativi.
Ci si può voler bene anche così
Naturalmente bisognerà poi porre in essere tutti gli strumenti atti a rimuovere concretamente, se ve ne fossero, disparità di trattamento tra gli aventi titolo, ma questo è compito dell’amministrazione.
La richiesta, (che è stata accolta solo parzialmente, a causa di non meglio comprensibili alchimie politiche interne alla maggioranza), avviene nello spirito di una trasparenza che assicuri maggiori possibilità di pace sociale e di convivenza tra i popoli.

Nessun commento:

Posta un commento